In medicina estetica, il filler è una sostanza iniettabile nel derma o nel tessuto
sottocutaneo per correggere imperfezioni della pelle, ritoccare inestetismi del
viso come rughe o cicatrici, e ripristinare i volumi perduti
Letteralmente, “filler” significa “riempimento”: queste sostanze vengono infatti
iniettate nel derma per colmare (appunto riempire) e spianare rughe del viso
ed altri segni d’invecchiamento o per restituire i volumi persi per il tempo e la
disidratazione.
Il filler viene iniettato direttamente nel derma correggendo istantaneamente la
ruga; in loco attrae acqua e crea così un volume che sostituisce quello
naturalmente presente prima dell’invecchiamento
Finalizzate dunque al ringiovanimento della pelle, le iniezioni di filler
rappresentano innovative ed efficaci alternative – od un valido supporto – alla
chirurgia plastica.
Le punture di filler trovano indicazione nelle seguenti circostanze:
Colmare e livellare le rughe del contorno occhi (le cosiddette zampe di
gallina) e della bocca;
Aumentare/rimodellare il volume di labbra sottili;
Correggere i solchi naso-labiali;
Plasmare forma e volume di zigomi, mento e fronte;
Riempire pieghe e depressioni tipiche dell’invecchiamento;
Eliminare cicatrici lasciate da acne o da interventi chirurgici.
Esistono moltissime tipologie di filler, distinti nelle seguenti categorie:
Filler riassorbibili o biologici: hanno il vantaggio di essere molto ben
tollerati dall’organismo, ma con un effetto temporaneo limitato a 4-8 mesi.
Filler semipermanenti o parzialmente sintetici: hanno il vantaggio di
durare dai 12 ai 36 mesi, ma con un rischio leggermente aumentato (ma in
assoluto comunque basso) di reazioni da corpo estraneo.
Filler permanenti o sintetici: consentono effetti permanenti, ma al costo
di una certa imprevedibilità; il più conosciuto è il filler di silicone, il cui uso è
stato vietato dalla Legge nei primi degli anni ’90 per i gravi effetti collaterali
che può provocare.
L’acido ialuronico appartiene alla categoria dei filler riassorbibili, è molto ben
tollerato e ha un effetto temporaneo, in quanto viene gradualmente distrutto
dalle ialuronidasi della pelle.
COS’È L’ACIDO IALURONICO
L’ acido ialuronico è una sostanza che il nostro corpo spontaneamente
produce ed è quindi naturalmente ben tollerati dall’organismo; appartiene al
gruppo dei glicosamminoglicani, molecole prodotte dai fibroblasti presenti nel
derma che, assieme alle fibre elastiche e al collagene, conferiscono alla
nostra cute tonicità, compattezza, elasticità ed idratazione.
Con il passare degli anni la sintesi di acido ialuronico subisce una brusca
diminuzione e quello che si forma cambia di struttura, diventando più
sensibile alle ialuronidasi e degradandosi più rapidamente. La pelle appare
più disidratata, meno compatta, si formano le rughe e si assiste ad una
complessiva perdita di volume.
Essendo quindi una sostanza già naturalmente presente nella nostra cute
essa ha una totale biocompatibilità per cui le percentuali di intolleranza e
rigetto sono molto basse.
Sempre grazie alle sostanze aggiunte, esistono oggi varie tipologie di filler,
ciascuno adatto ad una determinata area da trattare ed al livello di profondità
su cui intervenire, che si distinguono in base alla densità e alla capacità di
creare volume:
Filler all’acido ialuronico a bassa densità: ha indicazione per le rughe
più superficiali ed è caratterizzato da un riassorbimento più celere.
Filler all’acido ialuronico a media densità: ha indicazione per le rughe
più profonde come ad esempio i solchi nasogenieni anche detti rughe delle
marionette.
Filler all’acido ialuronico ad alta densità: sono i filler volumetrici e
trovano indicazione per le zone di sostegno, come zigomi e linea
mandibolare.
EFFETTI COLLATERALI E RISCHI
L’acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente nel nostro corpo,
che noi stessi produciamo, e che quindi non presenta particolari
controindicazioni. Nelle 24-48 h successive al trattamento si può riscontrare
un lieve rossore e gonfiore nella zona trattata. Occasionalmente può
presentarsi qualche livido .
Allergie o problemi di rigetto sono rari, se non impossibili per l’acido
ialuronico, ma sono invece plausibili per le sostanze agglutinanti presenti
nella preparazione; in queste evenienze si manifesta una vera e propria
reazione allergica con infiammazione e formazione di un voluminoso ascesso
purulento, che richiede di essere trattato mediante un’incisione e drenaggio,
oppure con iniezione di antibiotici e ialuronidasi.
Un possibile problema legati ai filler è invece la comparsa di granulomi
causati dall’uso di una stessa fiala a distanza di settimane, o da interferenze
con la presenza di altre sostanze già presenti nel sito di inoculazione; per
questa ragione è fortemente raccomandato:
usare per ogni trattamento una fiala sigillata (e farsi rilasciare dal
chirurgo l’etichetta del prodotto utilizzato, che ne certifichi la qualità e
l’integrità),
segnalare al medico l’eventuale presenza di precedenti filler, specie se
permanenti e iniettati molto tempo prima.
L’iniezione di un filler è un trattamento di medicina estetica relativamente
semplice che, se ben eseguito, può portare ad ottimi risultati.
Prima di sottoporsi alle iniezioni di filler è, tuttavia, necessario effettuare un
colloquio preliminare con il medico specialista. Durante tale colloquio, il
medico valuterà il tipo e la gravità dell’inestetismo che si vuole trattare e – in
base alle sue esigenze – indicherà al paziente quale tipologia di filler è meglio
utilizzare.
Allo stesso tempo, il medico dovrà indagare sullo stato di salute generale del
paziente, allo scopo di individuare la presenza di eventuali controindicazioni
all’esecuzione delle iniezioni.
Nel caso in cui lo specialista acconsenta alla somministrazione del filler, esso
fornirà al paziente tutte le indicazioni necessarie e indicherà quali sono i
comportamenti da seguire prima di sottoporsi al trattamento.
Inoltre, per alcune tipologie di filler (come, ad esempio, i fillers al collagene),
al fine di evitare l’insorgenza di reazioni allergiche, il medico può decidere di
effettuare un test intradermico preliminare. Si procede inoculando una piccola
quantità di sostanza nell’avambraccio, analizzando, nelle 24-48 ore
successive, il modo in cui la cute risponde. Nel caso di reazione negativa (la
pelle analizzata non risulta arrossata né irritata), si procede con un secondo
test di controllo dello stesso filler sull’altro avambraccio. Solo nel caso in cui
anche il secondo test risultasse negativo, è possibile procedere con le
iniezioni di filler sul viso.
CONTROINDICAZIONI
È sconsigliato l’impiego di filler in caso di:
Allergia acclarata ad eccipienti presenti nel filler
Gravidanza e in corso di allattamento
Patologie della coagulazione
Patologie della pelle o connettiviti di natura autoimmune
Infiammazione o infezione in corso nel sito di inoculazione
Esecuzione
Come si eseguono le iniezioni di fillers
Dal momento che non si tratta di un intervento invasivo, le iniezioni di filler
vengono effettuate in regime ambulatoriale e, generalmente, non richiedono
alcun tipo di anestesia.
Tuttavia, in funzione dell’area da trattare e in caso di pazienti particolarmente
sensibili, il medico può decidere di somministrare farmaci anestetici locali
prima di eseguire l’iniezione.
La percezione dolorosa, infatti, varia in base alla sensibilità individuale ed è
strettamente legata alla sede in cui la sostanza viene inoculata. Tanto per
riportare un esempio, le labbra sono punti particolarmente sensibili; pertanto,
le iniezioni di filler possono risultare piuttosto spiacevoli e creare
indolenzimento e leggere parestesie (formicolii). Per ovviare a questo
inconveniente, la zona da trattare viene, pertanto, anestetizzata mezz’ora
prima dell’iniezione, servendosi di creme anestetiche da applicare localmente
o di sostanze anestetizzanti da iniettare per via tronculare (la sostanza
anestetica viene inoculata in prossimità del tronco nervoso).
Ad ogni modo, i filler vengono sempre iniettati con siringhe pre-riempite
munite di aghi estremamente sottili, in modo da arrecare il minor dolore
possibile e depositare la giusta dose di prodotto. Inoltre, l’ago viene
generalmente inserito ad appena pochi millimetri sotto lo strato superficiale
del derma: così facendo, è possibile ottenere un ottimo effetto di
ringiovanimento, assicurando contemporaneamente un trattamento (quasi)
indolore.
Effetti collaterali
Come accennato, la comparsa di alcuni effetti indesiderati di lieve entità nei
primi giorni che seguono l’iniezione dei fillers è da considerarsi un fenomeno
pressoché normale. Nel dettaglio, questi effetti collaterali consistono in:
- Formazione di piccoli – anche se evidenti – segni cutanei;
- Arrossamento;
- Edemi;
- Ematomi ed ecchimosi;
- Eritemi.
Fortunatamente, nella maggioranza dei casi, i suddetti effetti indesiderati
sono del tutto reversibili nell’arco di pochissimi giorni.
Tuttavia, vi anche la possibilità – seppur rara – che le iniezioni di fillers
provochino altri effetti indesiderato, quali:
Iperpigmentazione dell’area trattata;
Formazione di noduli sottocutanei;
Intensificazione degli episodi erpetici (i pazienti predisposti alle infezioni
da Herpes virus, infatti, in seguito alle iniezioni di fillers, sono maggiormente
esposti alla comparsa di nuove manifestazioni erpetiche).
Infine ricordiamo anche le possibili reazioni avverse di grave entità che,
generalmente, si manifestano in seguito alle iniezioni di fillers permanenti:
Ascessi;
Infezioni batteriche;
Granulomi da fillers;
Fibrosi da fillers;
Compressione di terminazioni nervose;
Necrosi tissutale localizzata.
Da non dimenticare, poi, la possibilità d’insorgenza di reazioni allergiche in
individui sensibili. Ad ogni modo, come accennato, per ovviare a questo
problema, generalmente, il medico effettua il sopra descritto test intradermico
preliminare.
Nei casi più gravi, comunque rari, le iniezioni di filler possono causare
reazioni avverse imprevedibili e molto gravi, come ad esempio ascessi,
necrosi locale (morte del tessuto), orticaria e vasculite (infiammazione dei
vasi sanguigni).
… le labbra fanno la differenza in un volto, in un viso …
Rinofiller o rinoplastica non chirurgica – Liquid Rhinoplasty
Apportare anche piccole modifiche al naso può cambiare l’intera fisionomia
del volto di una persona e il suo profilo.
Il rinofiller è una soluzione minimamente invasiva per modellare il naso.
Questa tecnica viene eseguita a livello ambulatoriale utilizzando appositi filler,
è infatti possibile modellare il proprio naso, ottenendo la forma che si è
sempre desiderata.
Con il rinofiller, ad esempio, si può ridurre la gobba del naso sfruttando un
effetto “camouflage” delle aree limitrofe, riempire un dorso del naso scavato,
sollevare la punta del naso nei casi in cui sia cadente, migliorare la simmetria
della piramide nasale.
Può, inoltre, rappresentare anche un’opzione interessante per quei pazienti
che hanno già avuto un intervento di chirurgia plastica del naso e presentano
lievi irregolarità postoperatorie.
Il trattamento di rinofiller è minimamente invasivo, le micro-infiltrazioni
vengono eseguite con un ago sottilissimo direttamente in ambulatorio,
riducendo al minimo i rischi e le complicazioni per il paziente. Ha una durata
media compresa tra i 30 e i 40 minuti.
Il trattamento si basa sull’utilizzo di un filler che riempie le aree irregolari e
corregge i difetti presenti.
I risultati del rinofiller durano in genere diversi mesi, dopodiché la procedura
può essere ripetuta per mantenere l’aspetto desiderato.
Non c’è un numero standard di sedute necessarie per ottenere i risultati
desiderati è variabile. La frequenza dipende dal paziente e dall’entità del
rimodellamento richiesto. Nella maggior parte dei casi, una o due sedute
sono sufficienti. Per mantenere i risultati è consigliabile ripetere il trattamento
almeno una volta l’anno.